Il sito del Corriere della Sera mette in evidenza come il Papa abbia sottolineato l’importanza di “tenere vivo il tema” della tratta degli esseri umani “anche nei confronti di chi ha responsabilità istituzionali”. Di seguito si riporta l’articolo completo pubblicato su corriere.it.
«Io vi chiedo perdono per tutti quegli uomini che vi hanno fatto soffrire». Sono parole di papa Francesco rivolte alle ragazze vittime della tratta e dello sfruttamento sessuale ospiti dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. Il Papa venerdì ha voluto visitare a sorpresa la struttura di Roma ascoltando le tristi storie delle ragazze accolte dalla Comunità: «Chiedo perdono per tutti quei cattolici e credenti che vi hanno sfruttato, abusato e violentato», ha aggiunto il Pontefice ammettendo che questo incontro gli servirà per «bastonare chi di dovere». «Vivete con speranza e gioia il futuro che vi attende».
«Testimoni della resurrezione di Cristo»
Sorpresa, emozione e tanti momenti di grande commozione durante la visita di papa Francesco alle venti ragazze liberate dalla schiavitù della prostituzione, ospitate dalla Comunità Papa Giovanni XXIII di don Benzi in un appartamento nella periferia a nord di Roma, nella zona di Pietralata.«Se qualcuno ti dice che Cristo non è risorto, tu gli puoi dire che Cristo è risorto perché tu ne sei testimone», ha detto papa Francesco a Stefania, una delle ragazze che ha raccontato la sua testimonianza. Stefania è arrivata dalla Romania quando aveva appena 18 anni, raccontano dalla Comunità. I suoi vicini di casa le avevano offerto un lavoro in Italia come babysitter così avrebbe potuto aiutare i suoi genitori economicamente. Erano molto poveri e a volte mancava anche il cibo. Una volta arrivata in Italia l’amara sorpresa: è stata obbligata a prostituirsi. Al suo rifiuto è stata picchiata e torturata per giorni prima di ritornare in strada. È stata salvata da don Aldo Buonaiuto e dai volontari della Comunità che si sono presi cura di lei fino a farla rifiorire sia nel corpo che nello spirito.
Stimolo per le Istituzioni
«È stato un momento sorprendente soprattutto per le ragazze vittime della tratta che non immaginavano questa visita straordinaria», ha raccontato don Aldo Buonaiuto, assistente spirituale della Comunità. «Abbiamo presentato le ragazze al Papa – ha aggiunto – e loro hanno raccontato spontaneamente le loro drammatiche storie, mostrato le loro ferite, le piaghe subite dai loro sfruttatori». Anche particolari impressionanti quelli che sono rimasti nella mente del Pontefice. Il Papa, raccontano, ha ascoltato tutte con attenzione e commozione, dicendo ad ognuna parole di conforto. Nel suo colloquio con i responsabili della Comunità, papa Francesco ha sottolineato l’importanza di «tenere vivo il tema, anche nei confronti di chi ha responsabilità istituzionali».
La prostituzione in Italia
Oggi, secondo i dati della Comunità Papa Giovanni XXIII, si stima che siano tra 75.000 e 120.000 le donne vittime della prostituzione in Italia. Il 65% è in strada, il 37% è minorenne, fra i 13 e i 17 anni. Provengono da Nigeria (36%), Romania (22%), Albania (10,5%), Bulgaria (9%), Moldavia (7%), le restanti da Ucraina, Cina e altri paesi dell’Est, ma non solo. Nove milioni sono i clienti, con un giro d’affari di 90 milioni di euro al mese.