Articolo pubblicato da Famiglia Cristiana.
Autore del saggio “Lo scherzetto del Diavolo” don Aldo Buonaiuto spiega che la festa di Halloween trasmette immagini che non appartengono alla nostra cultura e ricorda le parole di don Oreste Benzi: «piuttosto che giocare con i diavoli è meglio gioire con i Santi.
di Simonetta Pagnotti
«Halloween non dovrebbe nemmeno essere considerata una festa da noi cristiani, visto che coincide col Capodanno dei satanisti i quali, proprio nel mese di ottobre, si danno alla ricerca di adepti e di vittime da offrire al principe delle tenebre». L’ invito a non sottovalutare quella che ormai è diventata molto più di una moda viene da don Aldo Buonaiuto, responsabile del servizio antisette della Papa Giovanni XXIII. Proprio per invitare famiglie ed educatori a riflettere su un fenomeno che ormai ha letteralmente invaso anche il nostro paese ha scritto un libro, Halloween. Lo scherzetto del diavolo ( Sempre comunicazione) , in cui ne analizza con puntualità origini e conseguenze.
Ma davvero dobbiamo preoccuparci, anche per le festicciole dei bambini, tra zucche, tovaglie arancioni e biscotti a forma di teschio?
«Questo è l’ aspetto più banale del fenomeno, che però non deve farci dimenticare tutto il resto. Soprattutto dobbiamo preoccuparci dei modelli che offriamo ai nostri adolescenti, in particolare ai più fragili, che sono alla ricerca di emozioni forti e possono venire risucchiati da un mondo dove prevalgono immagini horror e di violenza, che non appartengono alla nostra cultura».
Molto meglio le fave dei morti quindi…
«E proprio questo il punto. Il giorno dei morti è dedicato alle persone care, agli affetti, non c’ entra nulla con Halloween, una ricorrenza legata a rituali celtici e druidici che hanno invece a che fare con diavoli, spiriti malvagi e con la violenza. Noi abbiamo nella nostra tradizione una festa bellissima, la festa di Ognissanti. Persone vere, non fantasmi, modelli autentici da offrire ai nostri giovani».
Attorno ad Halloween c’ è anche un enorme business commerciale…
«Indubbiamente, ma non è questo il punto che ci interessa. Non si può banalizzare il problema quando, a ridosso di Halloween, aumentano le famiglie che si rivolgono al nostro numero verde antisette perché i loro figli, attraverso festicciole e incontri apparentemente innocui, sono stati reclutati dai signori dell’ occulto rimanendone poi segnati per tutta la vita».
Un ultimo consiglio ai genitori.
«Mi affido all’ ultimo scritto di don Oreste, che risale appunto al 31 ottobre di otto anni fa, due giorni prima della morte. “Vuoi giocare con i diavoli”, chiedeva ai nostri giovani, “oppure scegli di gioire con i Santi, amici simpatici di Gesù?”. Credo non ci siano parole migliori da rivolgere ai propri figli. Dobbiamo avere il coraggio di farlo».