“Non vogliamo impedire ai ragazzi di divertirsi, ma identificare il pericolo. Bisogna, però, essere avveduti, trovare un equilibrio tra una educazione che eccede in divieti e il lasciarsi offuscare dal grigio che fa sembrare tutto innocuo. La risposta cristiana è nell’‘Evangelii Gaudium’: comunicare con l’amore del Signore e con la gioia della fede. Don Aldo ci aiuta a comprendere i rischi senza terrorismi e senza condanne”. Così è intervenuto il nuovo Arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Maria Zuppi, alla presentazione del libro “Halloween. Lo scherzetto del diavolo” del direttore di In Terris, don Aldo Buonaiuto, coordinatore del Servizio AntiSette della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, antropologo, demonologo, giovedi 29 ottobre, all’Università Europea di Roma (Unier). l’Aula Master era stracolma. Tantissimi i giovani, in cerca di risposte, e anche di domande. Delle domande giuste. Delle buone risposte.

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“Il libro di don Buonaiuto ben si collega al Vangelo. Gesù si ribellava alle azioni del demonio, che trasformava in iniziative di testimonianza dell’Amore di Dio. È quello che fa don Aldo”, ha detto il rettore dell’Unier, padre Luca Gallizia, ospite generoso e ispirato di questa occasione di informazione e di formazione culturale e pastorale. Dietro l’allegra pagliacciata, sotto la maschera della gioiosa festa e del gioco innocente, per padre Francesco Bamonte, presidente dell’Associazione internazionale esorcisti, si nasconde “uno scellerato progetto per indurre bambini, adolescenti e giovani alla pratica dell’occultismo in tutte le sue forme”. Come ha ben evidenziato il segretario nazionale del Gruppo di ricerca socio-religiosa (Gris) Giuseppe Ferrari, Halloween è un esempio del processo di “anestetizzazione delle coscienze” in atto. “Buona parte della società contemporanea accetta senza ribellarsi la deriva etica verso una mentalità magica, superstiziosa, piena di riferimenti all’occulto e all’horror”.

Guai, dunque, a considerare “innocua” la “festa delle zucche”. “Crea il terreno fertile per l’affermazione del male, fino ad atti estremi e nefandi, compiuti da persone che senza remore arrivano a fare uccidere vittime sacrificali in riti satanici e a fare mangiare pezzi di carne della vittima al carnefice, per ottenere presunti vantaggi dai patti con il demonio”.

I giovani vivono oggi tante situazioni di difficoltà, che li rendono possibili prede di chi propone facili soluzioni, in una società che parla di libertà, ma che invece propone tante forme di schiavitù. È il pensiero di Carlo Climati, studioso di tematiche giovanili, da giornalista e da scrittore. “Tanti giovani cadono vittime di maghi e occultisti, con un giro d’affari miliardario”. Halloween, infatti, è anche un fenomeno commerciale. Insieme al rappresentante del ministero dell’Interno, Filippo Paradiso, avrebbe dovuto essere presente qualcuno della Guardia di finanza. Così si è espresso Mario Landi, coordinatore nazionale del Rinnovamento dello Spirito, che ha invitato a investire sulla bellezza del messaggio cristiano. “La Chiesa non è in posizione difensiva, ma guarda al mondo con serenità, perché crede che il male non prevale”.

Investire sulla bellezza del messaggio cristiano, delle vite dei santi, degli eroi di Dio. È quanto ha affermato, in conclusione, don Aldo Buonaiuto, che ha lanciato l’appello ai sacerdoti, ai genitori, ai giovani, a vincere le paure di dire “no” ad Halloween e ad altre forme, esplicite o mascherate, di occultismo. Il numero verde 800228866 del Servizio AntiSette “scotta” nel mese di ottobre e di novembre, aumentano in modo esponenziale le richieste di aiuto alle vittime dell’occultismo.

“Per dirla con don Oreste Benzi – ha detto don Buonaiuto – sembra che oggi i cristiani debbano chiedere scusa di esistere”. Perciò, talvolta cedono alla tentazione di essere troppo indulgenti con fenomeni che dovrebbero invece considerare quantomeno con prudenza. Tra questi, Halloween. “Non è la festa dei santi. Non è una festa. È un fenomeno a sfondo criminogeno, che esalta una idea di morte contraria alla concezione cristiana. I nostri ragazzi non hanno bisogno di mostri, di gioire con volti deformati, facce insanguinate, corpi scannati, teste senza occhi, teschi e altre cose brutte. Hanno bisogno, invece, della bellezza di Dio, di guardare il volto luminoso di persone che hanno vissuto sull’esempio di Gesù, gli eroi della fede, che hanno rischiato la vita per aiutare i più deboli, per fermare le guerre, per salvare le anime dal buio. La festa dei Santi è la festa della Luce, non delle tenebre”. Festeggiamo Ognissanti, dunque.

Articolo tratto da Interris.it.