Francesca Immacolata Chaouqui è il nome della “donna manager” scelta dal Vaticano, esperta di diritto e di relazioni internazionali, voluta da Papa Francesco come unica donna nella Commissione sui Dicasteri degli affari economici della Santa Sede. Sembra che fu proprio Monsignor Lucio Vallejo Balda, segretario della Prefettura per gli Affari economici ad avallare la sua entrata, facendole assumere così un incarico invidiabile a molti e che soprattutto mai nessuna donna avrebbe immaginato di assumere.
Sta di fatto che quando si accettano certi ruoli così particolari, mettendosi sotto gli inevitabili riflettori, bisognerebbe mantenere un bassissimo profilo mediatico proprio per non scivolare nelle trappole dei tanti Giuda, corvi e demoni. Ancor peggio quando tali sbagli vengono fatti da certe categorie di persone dalle quali la società, e in particolare i credenti, si aspettano una condotta integerrima e quindi impostata sulla verità, carità e fedeltà ai propri sacri impegni assunti.
Questi fatti scandalosi continuano a gettare tutti nella tristezza, evidenziando ancora una volta quanto il momento difficile che sta attraversando la Chiesa cattolica non sia altro che lo specchio di una società malata, corrotta, incapace di redimersi.
Tali episodi ci dimostrano come nessuno di fatto può considerarsi immune dall’ondata inarrestabile di disvalori. Queste malefatte, e cioè rubare documenti riservati per darli in pasto a giornalisti-scrittori, se da una parte sembrano soltanto avvilenti e da condannare in tutti sensi, dall’altra però ci mostrano una nuova sfida dello Stato più piccolo del mondo a non lasciare impuniti coloro che commettono nefandezze.
Il coraggio di Papa Francesco che prosegue l’opera avviata da Benedetto XVI è quindi un forte messaggio di coerenza e anche un’importante testimonianza di lealtà alla Chiesa di Cristo. I giovani resteranno sempre più storditi da queste anomalie, che non fanno che contribuire ad alimentare quei vuoti di modelli coerenti e credibili di cui invece proprio loro, i nostri ragazzi, seminaristi compresi, avrebbero tanto bisogno.
Intanto ci si chiede quale può essere il motivo di un così grave furto alla fedeltà del Pontefice. Per quale desiderio di potere o per quale manipolazione è accaduto tutto ciò non ci è dato saperlo, e forse la verità non si saprà mai; di certo si comprende benissimo che in Vaticano, insieme alle molte persone che dedicano con sacrificio la propria vita al Signore coesistono corvi e cornacchie. Il fumo di satana è ancora efficiente.
Non sappiamo se Immacolata, cioè la signora in questione, a dispetto del nome lo sia stata; ma di certo non è immacolata la Chiesa in alcune delle sue gerarchie.
Editoriale pubblicato da don Aldo su Interris.it.