La cenere è il segno della debolezza e fragilità umana. Questo residuo diventa fondamentale grazie alla presenza di un Dio che ama plasmare le sue creature con la terra e il suo soffio vitale. Tale composizione rende visibile l’immagine e la somiglianza all’Autore della vita. Ogni uomo ha bisogno di sentire e di toccare questa cenere, al fine di gustare la bellezza dell’essere persona andando oltre la corporeità.

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Nell’antica prassi penitenziale, il rito delle ceneri era un appuntamento dove il penitente era chiamato a pentirsi pubblicamente rinnovando il proprio impegno di conversione verso il Signore.

Inizia così nel giorno chiamato “mercoledì delle ceneri” il tempo speciale della Quaresima. Questa volta però il tutto è ancor più straordinario per il Giubileo della Misericordia e per i diversi gesti unici che sta compiendo Papa Francesco. Proprio in questo giorno per la prima volta nella Storia della Chiesa il Pontefice invia i suoi ministri sacerdoti a rappresentarlo nel mondo per assolvere i peccati il cui perdono è riservato al Santo Padre.

Un altro passaggio epocale è il prossimo incontro a Cuba tra il successore di Pietro e il Patriarca della Chiesa ortodossa russa. C’è un lavoro incredibilmente complesso e delicato che molti non vedono, anzi la maggior parte degli addetti al “parlatorio” a volte sembrano più impegnati a spettegolare in negativo piuttosto che osservare con profondità sapendo fare analisi oggettive.

Bergoglio è proteso verso il punto nevralgico più delicato dei tempi attuali e cioè la Pace nel mondo. Egli ha coscienza dei risvolti drammatici che possono scattare a livello mondiale se non ci si impegna verso un dialogo politico. Il Santo Padre fa il suo mestiere e cioè cerca di costruire ponti di intesa anche per sciogliere i nodi più aggrovigliati. Ciò che Francesco ha di più straordinario è la sua capacità di parlare al cuore delle singole persone mostrandosi un conoscitore dell’animo umano con un’apertura mentale disarmante; allo stesso tempo ha il dono di interagire anche con quelle potenze mondiali che mai fino ad ora avevano mostrato un’apertura al dialogo, Molti cattolici invece confondono il suo operato in una devianza relativistica pericolosa, incapaci di coglierne il vero significato.

Non può esserci speranza di un futuro pacifico tra i popoli se non si alimenta la fiamma del dialogo al posto di quella delle armi. Il successore degli apostoli ci insegna che non è il giudizio a salvare il mondo bensì l’amore di Dio. Bisogna pensare con il cuore, accogliendo le diversità ma senza svendere la propria fede.

I cristiani hanno dinanzi il cammino quaresimale per guardare con profondità dentro la propria coscienza chiedendo a Gesù la luce del vero cambiamento, la conversione sincera, quella rivelata nei Vangeli.

E’ necessario andare oltre ciò che si vede o che si tocca, guardando dentro la persona per riuscire realmente ad essere dentro la Storia. Così l’uomo scoprirà ancora una volta di non essere solo cenere.

Editoriale pubblicato da don Aldo su Interris.it.