Dall’altra parte dobbiamo vivere con grande rispetto, silenzio e preghiera il tempo del lutto, del dolore e dello strazio per quei tanti parenti che ora dopo ora vengono a sapere che i loro cari erano sul ponte, precipitati senza scampo. La vicinanza a partire da noi italiani deve essere sincera e quindi attenta a non scivolare nelle inutili chiacchiere cui spesso assistiamo e che infrangono le storie senza rispetto, speculandoci o addirittura andando a cercare e inventarsi chissà quale scoop. Noi di In Terris abbiamo scelto di nominare le vittime e mettere le loro storie in evidenza per farci riflettere che su quel ponte, su cui hanno viaggiato tantissime persone, potevamo starci anche noi… E loro siamo noi, dobbiamo sentirci parte di questa umanità uccisa. La nostra preghiera è assicurata così come la solidarietà e poi la speranza che qualcuno sia ancora in vita e si possano salvare coloro che si ritrovano gravemente feriti.
Editoriale su In Terris