C’era una nonnina che tutti trascuravano considerandola obsoleta e ormai logora nei suoi ricordi in naftalina. La conseguenza di questo oblio era una strisciante emarginazione sociale e familiare. Improvvisamente però piombò una stagione di vacche magre, tanto che figli e nipoti furono costretti a rivalutare la proficua presenza di tanti bravi e parsimoniosi nonnini. E le pantere grigie si ritrovarono così ad essere nuovamente una risorsa per il bene comune e non più una zavorra improduttiva. Come in tutte le favole, il veleno sta nella coda. L’oculata vecchietta si accorse che la ritrovata attenzione degli smemorati parenti era tutt’altro che disinteressata cominciando a far le pulci a questo vorticoso ritorno di fiamma. E, in vista dell’imminente convocazione alle urne, ce n’è davvero per tutti, senza sconti per nessuno. Per esempio, non sarà che la sudata pensione di nonna, alla quale le cure mediche vengono sempre più addebitate a causa dei tagli al welfare, serve a pagare anche il reddito di cittadinanza alle nuove generazioni? E non sarà pure che tanta fervente devozione religiosa mira a far breccia nel cuore della terza età? E ancora, il reiterato aggrapparsi ai vincoli di bilancio, non nasconde forse la coda di paglia per il fallimento delle politiche di rigore? Oppure l’attitudine a distribuire copyright di cattolicità, non rispecchia forse la cattiva coscienza di avere abbandonato per troppi anni la formazione del laicato? Per avere risposta a questi interrogativi basterà aspettare lo spoglio dei consensi.
Nonna Europa domenica misurerà le…