
Nel “civilissimo” Occidente si verificano forme più silenziose e sofisticate di pregiudizio e opposizione verso i credenti e i simboli religiosi. Al cimitero di Pieve di Cento, in provincia di Bologna, si proporrebbe di oscurare le immagini sacre per permettere riti laici e di altre fedi, come se la croce fosse motivo di imbarazzo per una civiltà che proprio nel cristianesimo affonda le proprie radici. A Milano, invece, la diocesi è rimasta sola a gridare la propria contrarietà nel deserto di valori di una società secolarizzata e disorientata che cavalca l’ultima “moda”:
conservare in casa le ceneri dei defunti. Nell’Occidente confuso, smemorato e impaurito dalla propria storia, a invocare un riscatto etico era stato dieci anni fa Benedetto XVI: “Il fondamentalismo religioso e il laicismo sono forme speculari ed estreme di rifiuto del legittimo pluralismo e del principio di laicità”. Un allarme rimasto inascoltato.
E così oggi la libertà religiosa è sempre più a rischio nel mondo e a minacciarla non è solo il fondamentalismo che terrorizza e schiavizza, ma anche [Continua a leggere…]