Nulla di ciò che riguarda l’umanità mi è indifferente”, tramanda la tradizione letteraria latina. Sono trascorsi due millenni e mezzo ma la sollecitazione del commediografo Terenzio risuona quanto mai attuale nelle tragedie del Mediterraneo. Il “mare nostrum” si è tramutato nel più grande cimitero d’Europa, contraddicendo la sua vocazione di ponte tra i popoli che su di esso si affacciano e che specchiandosi nelle sue acque incrociano i loro destini. Oggi ricorre il triste decennale del naufragio in cui persero la vita 368 migranti nelle acque di Lampedusa.